16 settembre 2022 4 minuti di lettura
Il 1 settembre siamo entrati nell'Autunno meteorologico, che si concluderà il 30 novembre prossimo. A differenza delle stagioni astronomiche, quelle meteorologiche hanno inizio e fine definiti su trimestri interi, sulla base delle medie climatiche: l'inverno meteorologico inizia così il 1 dicembre e si conclude il 28/29 febbraio, la primavera parte il 1 marzo e si chiude il 31 maggio, l'estate va dal 1 giugno al 31 agosto.
La parola "equinozio" deriva dal latino e significa "notte uguale" (al dì), ovvero la notte dovrebbe avere la stessa durata del giorno. Nell'emisfero settentrionale l'equinozio d'autunno cade generalmente o il 22 o il 23 settembre, ovvero quando il sole incrocia il piano dell'equatore terreste (perpendicolarmente), nel punto detto degli equinozi.
Il punto dell'equinozio d'autunno è anche chiamato punto della Bilancia, in quanto, dal punto di vista astrologico, si è verificata l'entrata del Sole nella Bilancia, segno dell'Equilibrio, che ci riporta al significato latino del nome.
Nella tradizione mitologica l’avvenimento dell’equinozio ha sempre rappresentato un momento speciale nel quale le forze di luce e tenebra sono in perfetto equilibrio. Per molte culture l'Equinozio d'Autunno è un giorno di celebrazioni. Nella tradizione iniziatica questo momento rappresenta un passaggio, un tempo per la meditazione, per rivolgersi all'interno, durante il quale la separazione tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile si assottiglia sin quasi a scomparire.
A Losone le prime vinacce sono pronte, strizzate delicatamente dal vino, attendono il momento di poter regalare l’essenza che ancora imprigionano.
E allora fuoco alle caldaie e che il calore dell’elisir che ne sprigiona possa riscaldarci dal freddo dell’inverno.
In cantina ci apprestiamo a distillare le prime Vinacce, quelle dell’uva americana precoce seguite dalle vinacce di uve bianche, da quelle di merlot e da ultimo da quelle dell’uva americana tardiva. È un momento particolare di odori e sentori che evocano antiche usanze e passioni. Un periodo di cambiamento e di riflessione.
Dall’alambicco sgorga un liquido cristallino dai profumi intensi di fiori e di miele d’acacia che fanno inebriare e rendono allegre queste tiepide giornate.
Alla salute!
A cura di Enrico Grisetti
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