02 febbraio 2022 3 minuti di lettura
La quercetina sembra in grado di inibire la replicazione del SARS-CoV-2: ecco come è stata scoperta. Una molecola presente in natura in diversi alimenti, la quercetina, sembra agire come inibitore specifico del SARS-CoV-2, perché inibisce l'attività di un enzima utile allo sviluppo e alla replicazione del Nuovo Coronavirus.
Uno studio scientifico (www.sciencedirect.com) sulle proprietà della molecola coordinato da Bruno Rizzuti dell'Istituto di nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Nanotec) di Cosenza e da un gruppo di ricercatori di Saragozza e Madrid è interessante, anche per le modalità con cui questa sostanza è stata identificata.
Lo screening sperimentale di un piccolo archivio di composti chimici composto da circa 150 molecole ha dimostrato che la quercetina può essere considerata un inibitore piuttosto potente dell'enzima 3CLpro: le simulazioni molecolari hanno mostrato che la sostanza è in grado di legarsi alle subunità nella posizione più favorevole per bloccare la replicazione del virus.
"La quercetina riduce l'attività enzimatica della 3CLpro grazie al suo effetto destabilizzante sulla proteina", aggiunge Adrian Velazquez-Campoy dell'Università di Saragozza, che ha diretto il gruppo di ricerca e che già nel 2003 aveva lavorato alla ricerca di farmaci inibitori della proteina per il virus della SARS. "Ovviamente contiamo di trovare un vaccino, ma saranno comunque necessari farmaci per le persone già infette e per quelle che non possono essere vaccinate".
Fonti: www.focus.it, wikipedia.org
Tra i flavonoidi più comuni, può essere isolato da numerose specie vegetali: ippocastano, calendula, biancospino, camomilla, iperico e Ginkgo biloba.
La quercetina si trova anche in abbondanza in alimenti come capperi, cipolle rosse e radicchio, verdure crocifere (cavolfiore, cavolo, broccoli, ecc), sedano, lattuga, asparagi, pomodori, bacche, melograni, uva, vino rosso, agrumi, tè verde.
"nota per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antiallergiche e antiproliferative", aggiunge Rizzuti: "le simulazioni al computer hanno dimostrato che la quercetina si lega alla proteina 3CLpro, impedendole di svolgere correttamente la sua funzione di replicazione".
La quercetina è un antinfiammatorio e antiossidante naturale, sia diretto che indiretto. Ha anche un'attività antiaggregante e cardioprotettiva, nonché un'azione neuroprotettiva e neurotrofica. Per queste sue caratteristiche, è ampiamente utilizzata a scopo antinvecchiamento, da sola o in sinergia con altre molecole come la vitamina C.
Tra le funzioni della quercetina, quella nutrigenomica è fondamentale per la sua capacità di modulare l'espressione genica. È stato dimostrato che vari cambiamenti strutturali nel DNA, come la metilazione o la modifica degli istoni, sono associati a diversi tipi di tumore. Questi cambiamenti strutturali possono essere regolati in senso antitumorale da componenti dietetici come la quercetina. In effetti, questa molecola ha un notevole potenziale epigenetico, sia quando viene somministrata direttamente attraverso gli alimenti che sotto forma di integratori.
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